Il Regime forfetario: requisiti, funzionamento e tassazione
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Il Regime forfetario è un regime fiscale agevolato, destinato alle persone fisiche esercenti attività d’impresa, arti o professioni. Il regime forfetario rappresenta il regime naturale delle persone fisiche che esercitano un’attività di impresa, arte o professione in forma individuale, purché siano in possesso dei requisiti stabiliti dalla legge e, contestualmente, non incorrano in una delle cause di esclusione.
Al regime possono inoltre accedere i soggetti già in attività.
Il regime in esame non prevede una scadenza legata ad un numero di anni di attività o al raggiungimento di una particolare età anagrafica. La sua applicazione, pertanto, è subordinata solo al verificarsi delle condizioni e al possesso dei requisiti prescritti dalla legge.
Può accedere al regime agevolato chi nell’anno precedente ha, contemporaneamente:
- conseguito ricavi o percepito compensi, ragguagliati ad anno, non superiori a 85.000.
Se si esercitano più attività, contraddistinte da codici Ateco differenti, occorre considerare la somma dei ricavi e dei compensi relativi alle diverse attività esercitate.
- sostenuto spese per un importo complessivo non superiore a 20.000 euro lordi per lavoro accessorio, lavoro dipendente e compensi a collaboratori, anche a progetto, comprese le somme erogate sotto forma di utili da partecipazione agli associati con apporto costituito da solo lavoro e quelle corrisposte per le prestazioni di lavoro rese dall’imprenditore o dai suoi familiari.
Ricavi conseguiti nel 2025 | Regime Forfettario |
Ricavi compresi tra 0 e 85.000 euro | contribuente ammesso o permane nel regime |
Ricavi > di 85.000 euro ma < di 100.000 | contribuente esce dal regime dal 2026 |
Ricavi > di 100.000 euro | contribuente esce dal regime nel 2025 |
Non possono accedere al regime forfetario:
- le persone fisiche che si avvalgono di regimi speciali ai fini Iva o di regimi forfetari di determinazione del reddito
- i non residenti, ad eccezione di coloro che risiedono in uno degli Stati membri dell’Unione europea o in uno Stato aderente all’Accordo sullo Spazio economico europeo che assicuri un adeguato scambio di informazioni e che producono in Italia almeno il 75% del reddito complessivamente realizzato
- i soggetti che effettuano, in via esclusiva o prevalente, operazioni di cessione di fabbricati o porzioni di fabbricato, di terreni edificabili o di mezzi di trasporto nuovi
- gli esercenti attività d’impresa, arti o professioni che partecipano contemporaneamente a società di persone, associazioni professionali o imprese familiari ovvero che controllano direttamente o indirettamente società a responsabilità limitata o associazioni in partecipazione, le quali esercitano attività economiche direttamente o indirettamente riconducibili a quelle svolte individualmente
- le persone fisiche la cui attività sia esercitata prevalentemente nei confronti di datori di lavoro con i quali sono in corso rapporti di lavoro o erano intercorsi rapporti di lavoro nei due precedenti periodi d’imposta ovvero nei confronti di soggetti direttamente o indirettamente riconducibili a tali datori di lavoro, fatta eccezione per chi inizia una nuova attività dopo aver svolto il periodo di pratica obbligatoria ai fini dell’esercizio di arti o professioni
- coloro che nell’anno precedente hanno percepito redditi di lavoro dipendente e/o assimilati di importo superiore a 35.000 euro (fino al 2024, il limite è stato 30.000 euro), tranne nel caso in cui il rapporto di lavoro dipendente nell’anno precedente sia cessato
Appurata la possibilità di accedere al regime agevolato nel dettaglio il soggetto forfettario determina il reddito imponibile applicando, all’ammontare dei ricavi conseguiti o dei compensi percepiti, il coefficiente di redditività previsto per l’attività esercitata (Varia al variare del codice ATECO) SENZA POTER DEDURRE ALCUN COSTO fatta eccezione per i solo contributi previdenziali.
Esempio:
I ricavi e compensi relativi ad un’attività commerciale corrispondono ad euro 60.000,00.
Il coefficiente di redditività del settore di appartenenza è del 40%
Reddito imponibile: 60.000 x 40%= 24.000
Contributi previdenziali obbligatori: 4.550,00 euro da dedurre dal reddito lordo.
Il reddito imponibile - contributi previdenziali: 24.000 - 4.550 = 19.450,00 netto tassabile
Reddito netto Tassazione sostitutiva al 5 per cento: 973,00 euro
Quindi su 60.000,00 euro di ricavi e compensi il contribuente dovrà versare 973,00 euro di imposta sostitutiva oltre i contributi previdenziali INPS.
Per le nuove attività, l’imposta sostitutiva è ridotta al 5% per i primi cinque anni di attività in presenza di determinati requisiti quali:
- il contribuente non ha esercitato, nei tre anni precedenti, attività artistica, professionale o d’impresa, anche in forma associata o familiare
- l’attività da intraprendere non costituisce, in nessun modo, mera prosecuzione di altra precedentemente svolta sotto forma di lavoro dipendente o autonomo, escluso il caso del periodo di pratica obbligatoria ai fini dell’esercizio di arti o professioni
- se viene proseguita un’attività svolta in precedenza da altro soggetto, l’ammontare dei relativi ricavi e compensi realizzati nel periodo d’imposta precedente quello di riconoscimento del beneficio non supera il limite che consente l’accesso al regime.
Dopo i primi 5 anni di attività o in assenza dei requisiti sopra indicati, l’imposta sostitutiva sarà del 15% fermo restando tutto il resto.
I contributi previdenziali INPS
Se sei un commerciante in Partita IVA, dovrai pagare due tipi di contributi alla gestione commercianti INPS:
- fissi: pari a 4.549,70€ da pagare in 4 rate di pari importo indipendentemente dal tuo reddito alle scadenze del 16/02 - 16/05 - 20/08 - 16/11
- variabili: calcolati applicando il 24,48% sull’importo del tuo imponibile netto che supera i 18.555€ e del 15,48% sulla parte che supera i 55.448€ versati in sede di dichiarazione dei redditi.
Ad esempio se in regime forfettario ha incassato 60.000€:
- imponibile netto: 60.000€ x 40% = 24.000€
- contributi fissi: 4.549,70€
- contributi variabili: (24.000€ – 18.555€) x 24,48% = 1.333 €
- guadagno al netto dei contributi: 60.000€ – 4.549,70€ – 1.333€ = 54.117€
Se sei in forfettario puoi richiedere la riduzione del 35% sui contributi nell’esempio diventerebbero:
- contributi fissi: 4.549,7€ – (4.549,7€ x 35%) = 2.957€ da pagare in 4 rate di pari importo indipendentemente dal tuo reddito alle scadenze del 16/02 - 16/05 - 20/08 - 16/11
- contributi variabili 1333€ – (1333€ x 35%) = 866€ versati in sede di dichiarazione dei redditi
- guadagno al netto dei contributi: 60.000€ – 2.957€ – 866€ = 56.177€
Per chiedere la riduzione devi:
- accedere alla tua area personale sul siti web dell’INPS tramite SPID
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